Le testimonianze dei volontari

Un grande grazie ai volontari che sono passati in questi anni

Anna, Chiara, Cristian, Daniela, Elisa, Emanuela, Fabrizio, Gino, Giuseppe, Massimo, Simone, Martina, Tiziano, Mauro, Silvia, Emilio, Eleonora, Giacomo, Gianluca, Stefano, Damiano, Irene, Miriam, Eliana, Paolo, Aurelio, Marco, Maria Laura, Margherita, Giovanni, Graziella.

2018

Anna
volontaria nel 2018

Sono Anna, ho 22 anni e per due volte sono stata ospite e volontaria presso il Villaggio della Speranza, per un totale di 1 mese e mezzo. In gruppo con Eleonora, Nehase, gli altri volontari e persone del posto abbiamo lavorato per sistemare e completare la struttura prima che arrivassero i bambini oggi ospiti. É stata un'esperienza ricca di contatti umani, dentro e fuori dal nostro cortile, in cui ho visto un mondo totalmente diverso da quello a cui sono abituata e imparato molto. Entrambi i viaggi sono stati indimenticabili e non appena potrò tornerò di nuovo per vedere crescere quel magnifico angolo di mondo che è il Villaggio della Speranza!

Muzungu
volontaria nel 2018

“Un'esperienza d'immersione”
Ho fatto vari viaggi alla ricerca dell'isola che non c'è, e da ogni viaggio ho riportato frammenti di culture che aprono orizzonti nuovi e prospettive a volte inaspettate; come volontario mi sono dedicato anche ad alcune esperienze in diversi paesi Africani dove ogni volta riscopro la bellezza dei sorrisi e l'umile eleganza della semplicità articolata e veicolata nei rapporti umani.

Gli ultimi viaggi illuminanti sono stati a Gassa Chare presso la Onlus del Villaggio della Speranza gestito da Eleonora. Il contesto in cui si opera mi è piuttosto familiare, sguardi curiosi e penetranti di persone che in quanto a dignità hanno cose da insegnarci. Certo è che il modo di vita in quei luoghi e di quelle popolazioni lontane dai centri abitati ha un fascino e una fascinazione che deve elevarsi al di fuori dello sterile metro di giudizio occidentale con cui esprimiamo i giudizi senza la pazienza di guardare e ascoltare l'altro, il diverso!

L'accoglienza di Eleonora e Neahse è di una grande famiglia allargata: disponibilità, sensibilità e gioia di condivisione sono i pilastri che animano il focolare di quella casa. Tenacia perseveranza e abnegazione sono il perimetro di quelle stanze umane entro cui prendono forza i sogni che vengono trasformati in idee. Cuore, altruismo e sensibilità sono i motori che coordinano questa piccola grande orchestra che promuove un'esperienza di viaggio, da spettatore assorto al finestrino, a protagonista di momenti unici come uniche sono e saranno le persone con cui si scambieranno sguardi e sorrisi.

Credo che questo viaggio...della speranza, sia un Villaggio che porti speranza ed illuminazione agli occhi di chi li riceve, i bisognosi, ma prepotentemente di più a chi li porta a loro in dono: gli occidentali esportatori di cultura.

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2019

Silvia
volontaria nel febbraio 2019

Il Villaggio della Speranza è stata una delle esperienze più belle della mia vita. Eleonora, Nehase e i bambini riempiono il cuore di gioia per come vivono la vita e per come sembra che riescano a rendere le difficoltà, anche le più difficili, un piccolo ostacolo da superare.

È impossibile non volergli bene e non voler tornare a condividere una parte di vita con loro.

Questa esperienza ha arricchito la mia vita in maniera positiva e mi ha anche aiutato a vedere le cose di tutti i giorni in maniera diversa!

Stefano
volontario nel giugno 2019

Un'esperienza che mi ha ridato equilibrio, forse questa è la migliore descrizione di quello che ho vissuto e condiviso con voi.

Nella vita può capitare di perdere tutto, si possono perdere persone care, affetti che si credevano eterni, legami che si credevano indistruttibili, beni materiali che si credevano indispensabili... Quando tutto questo capita nello stesso momento è normale non immaginare un futuro. Ho passato tre mesi con voi, tre mesi della mia vita che ricorderò sempre perché da persona azzerata dagli eventi sono tornato a vedere una speranza e con questa convinzione ho iniziato a ricostruire, a rivivere.

Sono arrivato come ospite e mi sono sentito parte di una famiglia, sicuramente atipica ma bellissima, giorno per giorno ho ricevuto tantissimo, ho imparato a valutare e apprezzare cose che non consideravo importanti, sono cresciuto.

Posso sicuramente affermare che ho ricevuto molto di più di quello che ho dato.

Grazie a Eleonora, Nehase, Fra Franco e i suoi fratelli, grazie all'Etiopia e a tutti quelli che in qualunque misura hanno contribuito a costruire un posto che da speranza non solo ai suoi piccoli e stupendi ospiti.

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Eliana
volontaria nel settembre 2019

Un'esperienza che ho voluto profondamente per cui ho fatto non pochi sacrifici, ma ne è valsa la pena. Sono entrata in contatto grazie a Eleonora con una realtà che conoscevo ma non così. Quello che si fa al villaggio con tutti i bambini che ospitano è grandioso!

L'amore e le cure riversate su ognuno di loro non può essere descritto pienamente senza venirne coinvolti e così è stato per me fin dal primo giorno. Una struttura semplice, ma funzionale grazie ai molti volontari che vi hanno soggiornato: persone diverse fra loro, con competenze diverse ma accomunate dal desiderio di essere utili per i piccoli ospiti. Ho dipinto copertoni per l'area giochi, affrescato le pareti per renderle più colorate e simpatiche, cucinato e, naturalmente, passato del tempo con loro, i piccoli angeli, a giocare, a cullarli, a farli mangiare o semplicemente a fargli sentire che erano amati.

Eleonora e Nehase sono un punto di riferimento essenziale per capire il giusto approccio da avere con i bambini e la loro cultura. Una volta lì non avrei più voluto tornare a casa. Il lavoro svolto, essere parte anche se per poche settimane di questo ingranaggio, ti arricchisce e forse ti cambia, ma sicuramente in meglio! E io non vedo l'ora di tornare da tutti loro!

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2020

Gianni
volontario nel gennaio 2020

Esperienza indimenticabile, che mi ha segnato molto. In questa natura selvaggia e pura, ho ritrovato la spensieratezza della mia infanzia. La crescita dei bambini e la serenità, accompagnate dalle cure amorevoli mi hanno commosso.

Graziella
volontaria nel gennaio 2020

Ho toccato con mano l'amore, la determinazione con cui si accolgono i bimbi, che qui non avrebbero altre alternative di vita. Mi ha colpito soprattutto la decisione e il coraggio di vivere in questo posto meraviglioso per la natura, ma privo di ogni mezzo per facilitare anche le azioni quotidiane più semplici e le cure in caso di emergenza.